Il pavimento alla veneziana è composto da ciottoli e piatrisco ottenuti dalla frantumazione triturazione di blocchi di marmo.
Il processo della macinazione del marmo origina graniglie di diverse dimensioni; quelle che normalmente si impiegano per realizzare queste pavimentazioni vanno grossomodo da 0,5 a 5-6 cm di diametro.
Sono disponibili dieci/dodici colori fra cui scegliere.
Per la realizzazione e restauro dei pavimenti alla veneziana, è fondamentale essere a conoscenza delle antiche tecniche di lavorazione e trasformazione della pietra e saper utilizzare gli stessi materiali usati in passato.
Solo così si può ottenere un buon risultato finale.
Ma è proprio la difficoltà e l'indisponibilità del materiale originario che costituisce oggi il principale ostacolo nella realizzazione di un restauro di questi pavimenti.
Tra questi alcuni tipi di marmi e particolari tipi di calce.
Un tempo la levigatura era realizzata interamente a mano.
Gli esecutori si servivano di uno strumento detto "orso", un bastone alla cui estremità era fissato una pietra abrasiva, il resto era tutto "olio di gomito".
Data la difficoltà di questa tecnica lavorazione, a volte capitava che la levigatura era parzialmente eseguita.
Così capita ancora oggi di ritrovare, nel corso di un restauro di antichi edifici della nostra regione, pavimenti in Veneziana ancora ottimamente conservati perché in origine erano stati poco levigati.